Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

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Il Polo museale ha sede a nome Città.

Indirizzo

via Nizza, 26
00187 Roma

Telefono / Fax

T +39 01 2345 6789
F +39 01 2345 6789

Email

polo@beniculturali.it
polocertificata@beniculturali.it

Come arrivare

  • In autobus

    Per raggiungere il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa con i mezzi pubblici (metro o autobus) è possibile calcolare i percorsi in tempo reale sul sito muovi.roma.it.

    Si consiglia di inserire “Piazza di Porta Portese” come riferimento per gli itinerari. Le fermate più vicine sono: Porta Portese, Lungotevere Testaccio, Emporio, Viale Trastevere/Ministero della Pubblica Istruzione.

  • In treno

    La Stazione Termini è a circa 20 minuti di percorso in auto. Le stazioni più vicine al San Michele sono la Stazione di Trastevere e la Stazione Ostiense. Per maggiori informazioni www.trenitalia.com.

  • In aereo

    L’aeroporto di Fiumicino è a circa 40 minuti di percorso in auto. Dall’aeroporto è possibile prendere il Treno regionale FS fino alla fermata Stazione Trastevere e da lì l’autobus 3B fino alla fermata Porta Portese.

    L’aeroporto di Ciampino è a circa 20 minuti di percorso in auto. Da qui i collegamenti con il centro della città sono assicurati da autobus di linea, per maggiori informazioni www.adr.it/pax-cia-autobus.

la sede

Il complesso monumentale del San Michele è uno dei luoghi più singolari della capitale. Affacciato sul Tevere nei pressi di Porta Portese e del porto fluviale di Ripa Grande, ricopre un’area di oltre 27.000 m2 ed è uno dei più vasti edifici in Italia.
Complesso Monumentale di San Michele a Ripa

La storia

Il progetto iniziale di San Michele è di Carlo Fontana; la costruzione durò 148 anni e coinvolse numerosi altri architetti italiani (Nicola Michetti, Ferdinando Fuga, Nicolò Forti e Luigi Poletti). Nato come Istituto apostolico durante il pontificato di Innocenzo XI Odescalchi, san Michele fu considerato da subito in Europa un modello innovativo di assistenza pubblica per bisognosi e diseredati. All’originaria funzione di ricovero si affiancò ben presto quella educativa, con l’avviamento di una scuola d’arte e di un’officina professionale (lanificio, fabbrica della seta, fabbrica degli arazzi, stamperia). San Michele si occupava dunque di contenere fenomeni di delinquenza, di offrire un rifugio nella Roma post-crisi economica della seconda metà del Cinquecento, e dava la possibilità agli “esclusi” di reinserirsi nella società attraverso una formazione professionale altamente specializzata.

La “fabbrica del San Michele” era un organismo autosufficiente: il suo sostentamento economico veniva infatti dalla commercializzazione dei prodotti artigianali e dall’affitto di magazzini e botteghe a privati per attività commerciali e artigianali.
Dopo l’Unità d’Italia l’Istituto decadde, e l’immobile fu progressivamente abbandonato al degrado.
Nel 1969, fu acquisito dallo Stato, risanato e ristrutturato, e divenne sede di alcune Direzioni e Istituti del Ministero dei beni e dell’attività culturali e del turismo.

Oggi la Direzione generale Musei occupa alcuni uffici al I piano (Direttore generale e Servizio I) e al III piano (Servizio II) del Conservatorio dei Ragazzi, nucleo originario realizzato da Fontana con Mattia De’ Rossi intorno al cortile principale.